Cosa fare quando pioggia e caldo si alternano?

Sole, nuvole, temporali – l’estate si mostra spesso in tutta la sua variabilità. Per i proprietari di piscine questo significa che la qualità dell’acqua può facilmente uscire dall’equilibrio. A volte è l’intensa radiazione UV, a volte l’improvviso acquazzone. Chi vuole mantenere la propria piscina in perfette condizioni deve sapersi adattare.
Caldo: condizioni ideali per le alghe

Quando l’acqua si riscalda, le alghe trovano un ambiente favorevole. Se si aggiunge una forte esposizione solare, il cloro libero si degrada più velocemente. La protezione disinfettante si riduce, anche se la piscina sembra pulita. Il risultato: microrganismi e alghe possono proliferare inosservati, portando in seguito ad acqua verde o depositi scivolosi. Inoltre, con temperature elevate aumenta anche il fabbisogno di prodotti per la cura dell’acqua, poiché carichi organici come grassi cutanei, sudore o creme solari reagiscono più rapidamente. Per prevenire problemi, è fondamentale controllare regolarmente il valore del cloro e correggerlo se necessario. Anche il pH è determinante: solo con un valore ottimale il cloro agisce in modo efficace. Controlavaggi frequenti del filtro e una buona circolazione dell’acqua supportano ulteriormente il processo di disinfezione.
Cosa è importante adesso:
- Controllare più spesso il valore del cloro
- Tenere sotto controllo il pH (ideale: 7,0 – 7,4)
- Utilizzo mirato, ad esempio, di AQUEA Multichlor 360°, i cui stabilizzatori proteggono il cloro da una degradazione troppo rapida. Il flocculante contenuto migliora inoltre la filtrazione legando le particelle fini e rendendole catturabili dal filtro.
- Un alghicida ad ampio spettro come AQUEA No Algin supporta la disinfezione con la sua azione battericida: la sostanza attiva si accumula nelle membrane cellulari dei microrganismi e ne inibisce la crescita.
Pioggia: sporco e variazioni del pH

Dopo un forte acquazzone il pH della piscina può cambiare sensibilmente. L’acqua si diluisce, il valore del cloro diminuisce. Pollini, polvere e sporco trascinato entrano nella vasca sovraccaricando l’acqua e consumando cloro. Inoltre, questo apporto organico può favorire intorbidimenti e crescita di alghe. Per mantenere stabile la qualità dell’acqua, dopo ogni pioggia occorre verificare l’equilibrio, in particolare pH e cloro, e correggerli se necessario. Una breve filtrazione o un controlavaggio del filtro aiutano a rimuovere le particelle introdotte. In caso di piogge prolungate, è consigliabile controllare il livello dell’acqua ed eventualmente abbassarlo per evitare traboccamenti.
Cosa fare dopo la pioggia:
- Controllare subito pH e cloro dopo l’acquazzone
- Correggere il pH con AQUEA pH-Minus o AQUEA pH-Plus se necessario
- Clorazioni shock con AQUEA Calhypo 70+ o AQUEA Speedychlor 66 aiutano a ossidare lo sporco introdotto
- Contrastare l’intorbidimento con flocculanti come AQUEA Floxibion
Raccomandazioni per un’estate variabile:
- Disinfezione shock con AQUEA Speedychlor 66 subito dopo forti piogge o a intervalli regolari durante periodi di caldo prolungato
- Controllare i valori dell’acqua due volte a settimana o subito al verificarsi di anomalie (odore insolito, intorbidimento)
- Adattare i tempi di filtrazione:
- dopo un temporale lasciare girare la pompa di circolazione più a lungo e poi effettuare un controlavaggio per eliminare lo sporco accumulato.
- Con temperature elevate: la regola pratica ore di filtrazione al giorno = temperatura dell’acqua ÷ 2 si è dimostrata efficace per prevenire problemi di qualità dell’acqua.
- Controllare/pulire regolarmente il cestello dello skimmer o le canaline di sfioro: dopo temporali o piogge vi si accumulano foglie, insetti e sporco. Un cestello pieno può ostacolare la circolazione e aumentare il carico organico dell’acqua.
